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“PROGETTO BETANIA” – Centro diurno
per l’integrazione dei minori in difficoltà e il sostegno familiare
MADRID - SPAGNA
Spagna: storia, lingua, religione, clima, ord.to dello stato, sud. ammin., popolazione, etnie, immigrazione, economia
Madrid: storia, geografia, idrografia, clima, democrazia, sud. ammin., popolazione, economia
Carissimi
Madri, Sorelle ed Amici,
siamo giunti alla 16° Giornata
Missionaria Figlie del Divino Zelo e vi presentiamo per questo anno 2017 il Progetto “Betania”.
Ma prima vogliamo
ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto con la loro generosità il Progetto
2016 a favore dei più poveri e malati di Pllane–Albania. Siate certi che
partecipate a tutto il bene che si possa fare tramite gli aiuti che sono pervenuti. GRAZIE e
che Dio vi benedica.
Abbiamo appena concluso la celebrazione
dell’Anno Santo della Misericordia, indetta da Papa Francesco, e sono già state
chiuse le Porte Sante nelle diverse parti del mondo, ma i nostri cuori
allargati dall’immenso amore di Dio, rimangono aperti ai fratelli e attenti ai
loro bisogni.
Quest’anno vi presentiamo una parte del
popolo di Dio, ugualmente degna di ricevere la nostra attenzione e la nostra
accoglienza. Il Progetto viene dalla terra della Spagna, dalla capitale Madrid,
dove le Figlie del Divino Zelo offrono instancabilmente il loro servizio da
trentotto anni. Niente è poco quando si dà con amore. Il Progetto 2017 ci
presenta una grande opportunità per fare un grande bene, accogliamola!
Madrid è
il punto di partenza di tutti i viaggi alla scoperta del paese per la
presenza in Puerta del Sol del cosiddetto "kilometro zero", a partire dal
quale si calcolano tutte le distanze della Spagna. Anche io, in un certo senso,
“parto da Madrid”, essendo questo il mio primo anno d’impegno, per portare
avanti questa meravigliosa iniziativa dell’Istituto FDZ a favore dei fratelli
più poveri e bisognosi.
Vorrei rendere omaggio a coloro che mi
hanno preceduto per la dedizione e l’amore che hanno mostrato nell’adempiere
questo compito: a Sr. M. Sineide Das Chagas e a Sr. M. Inez Rosso. Possano
entrambi essere colmate della benedizione del Signore dove ora si trovano
Carissimi,
grazie in anticipo per il sostegno che
darete al Progetto 2017.
A voi, il mio sincero ed affettuoso abbraccio,
Sr.
M. Sheilah C. Gomez
Responsabile - Settore Missionario FDZ
INTRODUZIONE
Come ogni anno, anche quest’anno la nostra attenzione va ad una delle nostre missioni, dove i bisognosi attendono un aiuto concreto dalla generosità di tante persone di buona volontà.
In questi ultimi decenni, la crisi
economica che ha colpito a livello
mondiale tante nazioni, ha certamente influito anche su alcune nazioni europee.
Basti guardare alla Grecia, all’Italia o alla Spagna dove disoccupazione e aumento del costo della
vita, hanno ingenerato una vera e propria situazione di disagio. Anche la
situazione immigratoria contribuisce non poco alla disponibilità e
distribuzione delle risorse economiche.
Per l’anno 2017 abbiamo pensato così di sostenere la nostra missione di MADRID (Spagna), in cui la Congregazione delle Figlie del Divino Zelo sta mettendo in atto il “PROGETTO BETANIA”, a favore dei bambini e degli adolescenti in età scolare (6 - 18 anni) e delle loro famiglie. Il progetto è indirizzato a chi ne ha bisogno al di là della nazionalità, della lingua e della religione di appartenenza. Attualmente, però, i minori e le famiglie beneficiari del Progetto sono in maggioranza stranieri. Questo si può capire guardando i dati dell' immigrazione in Spagna, in modo particolare nella capitale, MADRID e per quanto a noi concerne, in uno dei 21 Distretti, precisamente nel PONTE VALLECAS dove è situato il nostro Centro diurno “Betania”, sede del progetto stesso.
DATI DI IMIGRAZIONE NEL DISTRETTO DI PUENTE VALLECAS
Negli ultimi anni la percentuale di stranieri ha raggiunto anche in Spagna un numero molto elevato. In special modo nella città di Madrid, troviamo quartieri con un alto livello sociale, abitati da spagnoli o immigrati dai paesi Europei e quartieri in cui vi sono abitazioni precarie, occupate da popolazione emarginata. Inoltre la segregazione anche tra gli stessi immigrati si osserva nei formarsi di veri e propri raggruppamenti tra membri dello stesso paese, in alcuni quartieri; in questo modo aiutarsi è più facile.
Per quanto riguarda il distretto di Ponte Vallecas, la popolazione straniera rappresenta il 14,3%, una percentuale molto superiore alla media della città. Guardando alla nazionalità, gli ecuadoriani sono il 21% e sono i più numerosi, seguiti da rumeni, boliviani e peruviani, con 13%, 7,6% e 7,3% . Anche gli immigrati dal Marocco e dalla Cina sono un numero consistente, così come dal Bangladesh, Cile, Ecuador, Honduras, Senegal e Russia.
Nazionalità maggioritarie nella Comunità di Madrid: Rumania, Marruecos, Bulgaria, Polonia, Francia, Bolivia, Alemania, Cina, Ecuador, Perù e Reino Unido.
Consultando le ultime statistiche notiamo come la percentuale maggiore degli stranieri siano donne.
Distribuzione della Popolazione Straniera nella Comunità di Madrid per sesso
Invece,
per quanto riguarda l’età, i bambini sotto i 16 anni sono il numero più
elevato.
Distribuzione della Popolazione Straniera nella Comunità di Madrid
per gruppo d’età
Il nostro centro “Betania”, in relazione con le statistiche sopra indicate, offre proprio il suo servizio e le sue attenzioni alla fascia di età più numerosa, dai 6 ai 16 anni e alle donne, che sono le più esposte ai rischi ma sono anche il punto di riferimento all’interno della famiglia. Non c’è dubbio sulla valenza della nostra presenza nel territorio, ma per poter andare avanti e mantenere alta la qualità dei servizi che offriamo, abbiamo bisogno sia di mezzi economici che di risorse umane. Il volontariato è prezioso per la sussistenza del Progetto.
Dato il sempre più incerto e fluttuante movimento economico degli ultimi decenni, l’aiuto su cui prima potevamo contare per il sostegno al Progetto, tanto valido ed apprezzato dove operiamo, viene a mancare. Tenendo conto di questo, non sembrerà poi tanto strano aver scelto proprio la Spagna ed in particolare la città di MADRID per il PROGETTO MISSIONARIO 2017.
SPAGNA
Ufficialmente il Regno di Spagna è, dal 1 gennaio 1986,
uno Stato membro dell'Unione europea
e dal 1982 della NATO. Organizzata
sotto forma di monarchia parlamentare, è
posta nell'Europa sud-occidentale, con una superficie di 505 514 km².
Conta 47 198 000 abitanti (dati del 2015) ed occupa l'84,5% del
territorio della penisola iberica insieme
con Portogallo, Andorra e Gibilterra.
Confina a nord-est con la Francia (da cui è separata dalla catena dei
Pirenei) e Andorra, a sud con il mar Mediterraneo e con Gibilterra (piccolo
possedimento del Regno Unito), a ovest con il Portogallo; nel continente
africano infine, confina con il Marocco. Ha dei contenziosi con il Portogallo per la cittadina di Olivenza e per le isole Selvagge,
situate tra Madera
e le Canarie,
col Regno Unito per Gibilterra e col Marocco per Ceuta e Melilla.
Alla Spagna appartiene infine l'exclave di Llívia, così come l'isola dei Fagiani nel fiume Bidasoa (in
codominio con la Francia).
Dal 1561, eccetto che per un breve periodo, la capitale è Madrid, che con più di tre milioni di abitanti (circa sei milioni nell'area metropolitana) è anche la città più popolosa.
Storia
Abitata
originariamente da Iberi, Celti
e Fenici, fu poi invasa ( 600 a.C. ) dai Greci, a loro volta
soppiantati dai Cartaginesi. Durante
il III° secolo i Romani si impadronirono dei territori
cartaginesi, pur rimanendo in contrasto con le popolazioni locali. Con il regno
di Augusto (50 a.C.), anche la Spagna conobbe un lungo periodo di pace e
prosperità, durante il quale i Romani divisero il paese in tre grandi
provincie. Intorno al 200 d.C. però il
Paese fu invaso da Franchi e Alemanni, seguiti da Svevi e Vandali. Nel 410 d.C. i
Visigoti assoggettarono quasi tutta la penisola e
il loro dominio durò fino all’arrivo degli Arabi
nel 711. Questi, detti anche Mori, dominarono la Spagna per 400 anni. Nel 1031 d.C ha inizio invece il periodo della Reconquista, che si
concluse solo nel 1492, con la crociata organizzata da Ferdinando d’ Aragona ed
Isabella di Castiglia. Con i re
cattolici la Spagna era ormai unita sotto un’unica corona!
Nel XVIII secolo, con la nuova dinastia dei Borboni, che siede tutt’oggi sul trono di Spagna, il paese iniziò a riprendersi: fiorirono le arti, la scienza e la programmazione sociale ed economica. Nel 1931 nacque un nuovo regime repubblicano mentre nel 1936 la vittoria elettorale del Fronte Popolare, provocò ribellioni delle forze opposte e di una parte dell’esercito guidata dal generale Francisco Franco, dando origine ad una guerra sanguinosa. Solo nel 1947 egli restaurò la monarchia, autoproclamandosi capo dello Stato a vita. Alla sua morte, nel 1975 Juan Carlos di Borbone venne incoronato Re. Nel 2014 infine quest’ultimo ha abdicato a favore del figlio, il principe Felipe, che è divenuto sovrano con il nome di Felipe VI.
La lingua ufficiale dello Stato è il castigliano, chiamato comunemente spagnolo. Sono parlati inoltre il catalano e alcune varianti, che godono tutte di uno status di coufficialità, garantito dalla costituzione spagnola e/o dalle legislazioni autonome nei rispettivi territori di diffusione.
Religione
Il cristianesimo è la principale religione della Spagna, seguita da quella musulmana, ebrea, protestante o indù. Vi sono anche una modesta percentuale di atei e agnostici.
Clima
Secondo
la Costituzione del 1978, la Spagna è una monarchia ereditaria parlamentare, in
cui il re ha un ruolo di rappresentanza ma anche di garante dell'unità e della
democrazia. Il potere esecutivo è
nelle mani del Consiglio dei ministri, retto da un Primo Ministro, cui il parlamento dà e toglie
la fiducia. Il potere legislativo è
attribuito a un parlamento bicamerale con mandato
quadriennale. Il potere giudiziario è indipendente.
La Spagna è suddivisa in 17 Comunità autonome che sono ulteriormente suddivise in 50 Province, più due città autonome: Ceuta e Melilla. A partire dall'introduzione del sistema delle Comunità autonome, le Province hanno visto diminuire i loro poteri ma sono ancora utilizzate come distretti elettorali, per la codifica postale e come riferimenti geografici. Le Province sono a loro volta suddivise in Comuni o Municipi (in spagnolo municipio). Ogni municipalità è ripartita amministrativamente in distretti i quali non godono di personalità giuridica e non hanno reali poteri di governo, limitandosi ad una funzione consultiva. A loro volta i distretti sono suddivisi in barrios (quartieri).
La conformazione del territorio condiziona una distribuzione non equilibrata della popolazione: sulle coste, lungo le valli dei fiumi e nelle zone economicamente più progredite, in cui sono sviluppate l'agricoltura e le industrie, la densità supera 1 300 abitanti per km². In molte aree invece, la densità è al di sotto dei 29 ab. per km². La popolazione urbana (77%) è costantemente in crescita ed oggi il 70% degli spagnoli vive in città.
Etnie
La popolazione è costituita in gran parte da spagnoli appartenenti a diversi gruppi etnico-linguistici (castigliani, catalano-valenciani, galiziani, Baschi, etc) e da una minoranza di stranieri che, agli inizi del 2008, rappresentava oltre l'11% della popolazione nazionale: 5,2 milioni su 46 milioni circa. Le comunità autonome dov'è più consistente la presenza di collettività straniere sono la Catalogna, con oltre un milione di unità, Madrid, con quasi un milione e la Comunità Valenzana, con circa 800.000. Notevole è la presenza di immigrati dell'Europa orientale (soprattutto romeni, che attualmente rappresentano la comunità allogena più numerosa del Paese), nordafricani, molti dei quali clandestini (impiegati soprattutto nelle aziende agricole della Spagna Meridionale), e latinoamericani.
Immigrazione in Spagna
Nel
caso spagnolo si possono individuare tre grandi fasi in questo processo: una prima fase in cui l’immigrazione è soprattutto europea (circa il 65%),
latino-americana (circa il 18%) o nordamericana (7%) e solo il 10% è di
provenienza africana o asiatica. Una seconda fase, in cui i cambiamenti
sociali hanno dato inizio ad una “nuova immigrazione”(Africa e in particolare
dal Marocco). Una terza fase, con la comparsa delle “enclave etniche” nei centri “degradati” delle “città globali” spagnole,
come Madrid, Barcellona, Alicante.
La
società e l'economia spagnola hanno vissuto un forte periodo di trasformazione
e di crescita nel corso degli ultimi due decenni del novecento.
Tuttavia, a partire dal 2008 ha avuto inizio una crisi finanziaria e del sistema bancario che ha costretto il governo spagnolo a chiedere aiuti al fondo salva stati. L'economia spagnola è entrata così in una crisi profonda che ha portato il livello di disoccupazione a sfiorare il 25%. A marzo 2016 il debito pubblico ha superato il valore del Pil, attestandosi al 100,5%, per poi salire ulteriormente al 100,9% (in valore assoluto 1.107 miliardi) a giugno, segnando un nuovo massimo assoluto da quando esistono serie statistiche ufficiali sulla contabilità nazionale. In questa situazione, la Spagna ha però alcuni punti di forza. È soprattuto il settore terziario ad essere in grande espansione con un turismo internazionale e vie di comunicazione efficienti ed ammodernate. Il turismo è infatti la maggiore fonte di entrate in Spagna, che negli ultimi anni si è affermata come la terza potenza al mondo del settore dopo Francia e Stati Uniti.
MADRID
È la capitale e la città più grande della Spagna con 604.3 km. La popolazione della municipalità è di 3.141.991 abitanti ma la popolazione dell'area metro-politana è di quasi 6,5 milioni. Oltre che capitale del Paese, Madrid è anche sede del governo e residenza del monarca spagnolo, centro politico e finanziario della Spagna, nonchè città europea tra le più vive dal punto di vista artistico e culturale. Situata nel cuore dell’ altipiano castigliano e della Spagna, Madrid è il punto di partenza di tutti i viaggi alla scoperta del paese, non solo per la presenza in Puerta del Sol del "kilometro zero", a partire dal quale si calcolano tutte le distanze ma anche perché comprende in sé suoni, sapori e tradizioni di tutta la nazione. Nonostante essa possieda infrastrutture moderne, ha conservato quasi inalterato l'aspetto originario di molte strade e di molti quartieri storici. Nel suo patrimonio culturale troviamo: il Palazzo Reale di Madrid, il parco del Retiro, la Biblioteca Nacional de España e tre importanti musei: il Museo del Prado, il Museo Nacional, Centro de Arte Reina Sofia e il Museo Thyssen-Bornemisza.
Breve Storia
La storia di Madrid nasce in tempi
relativamente recenti e per mano di un emiro musulmano. Corre l'anno 865 quando
il moro Mohamed I decide di costruire nel sito dell'attuale capitale spagnola
una fortezza, che avrà il nome di Magrit . La posizione strategica,
sulla riva del fiume Manzanares e al centro della Meseta, rende la cittadina
motivo di scontri frequenti tra Cristiani e Musulmani, fino all'arrivo di
Alfonso IV di Castiglia all'inizio del Mille.
Se il primo impulso alla crescita viene dato a Madrid
da Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona, è però il rampollo degli
Asburgo, Filippo II, a cambiare le sorti della città, designandola capitale
dell'Impero. Rimasta fino ad allora di dimensioni contenute, Madrid
"esplode" e raggiunge il culmine culturale e politico con Filippo IV;
è questa l'epoca del Barocco figurativo e del grande Maestro Diego Velazquez.
Con l'avvento dei Borboni e la salita
al trono del filofrancese Carlo III la città cambia ancora faccia ed è
arricchita da nuove meraviglie architettoniche. Gli anni a cavallo del 1800
sono anche quelli della ribellione spagnola ai domini transalpini e della
successiva crudele repressione napoleonica.
Se il diciannovesimo è un secolo
instabile, il Novecento madrileno è addirittura tragico; i tre anni di Guerra
Civile (1936 - 39) lasciano il segno anche nella capitale, così come incupisce
la città il dominio del generale Franco, in carica fino al 1975.
L'avvento del giovane re Juan Carlos di
Borbone ha portato invece una ventata di novità a Madrid; la città spagnola è
diventata la capitale della "movida", centro museale di indiscusso
valore e meta tra le più ricercate del turismo internazionale.
Geografia
Il
fiume principale di Madrid è il Manzanarre, che penetra la città in prossimità
del Monte de El Pardo, e che alimenta il bacino che porta lo stesso nome, dove
confluiscono anche le acque dei fiumi Manina e Tejada. Oltre al Manzanares
esistono altri piccoli fiumi nella città e nei suoi dintorni, come il Moraleja,
il Vega, il Valdelamasa, il Viñuelas e il torrente Cedron.
Il clima di Madrid è di tipo
mediterraneo continentale: gli inverni sono piuttosto freschi, con temperature
minime che scendono sotto lo 0°, anche in un contesto fortemente urbanizzato,
brinate e meno frequentemente gelate. Le nevicate sono occasionali. Durante le
estati è molto caldo con temperature medie attorno ai 25° (luglio ed agosto),
con punte massime che spesso superano, anche abbondantemente, i 35° ma vi è il
pregio di una bassa o scarsa umidità.
Nel 1979 si tennero
le prime elezioni municipali democratiche.
Durante gli anni ottanta la città si rinnovò sotto tutti gli aspetti:
l'austera capitale franchista lasciò il posto ad una città in pieno fermento
culturale. Ci fu anche un deciso miglioramento nella qualità di vita degli
abitanti e oggi la città continua ad affrontare nuove sfide ed è proiettata verso il futuro.
Popolazione: stranieri: 862.085 -13,15% spagnoli: 5.693.162- 86,85%
Economia
Ha conosciuto un grande sviluppo economico da quando fu scelta come capitale del regno alla metà del XVI secolo. Alla funzione amministrativa che svolse da quel periodo, si unì un grande sviluppo industriale a partire dalla metà del XX secolo, soprattutto nei settori chimico e metallurgico e altri settori connessi con i consumi urbani di tecnologie avanzate, come la meccanica di precisione, l'elettronica e la chimica farmaceutica. Negli ultimi anni, alle tradizionali attività amministrative e finanziarie si sono unite altre attività legate al turismo, alla cultura ed al divertimento; il culmine di questo processo si è avuto con la nomina di Madrid come capitale europea della cultura.
LE FIGLIE DEL DIVINO ZELO IN SPAGNA
un po’ di storia
PRIMO GRANELLO DI SENAPE…
Era da lungo tempo
che dalla terra di Spagna giungeva alla Casa Generalizia delle FDZ, la
richiesta di aprire una casa in quelle zone e dare spazio all’apostolato in
mezzo ai fedeli. Dopo un primo sopralluogo in Alzola, si decise di creare una
comunità, dando avvio ad un piccolo drappello di Suore.
Il 16 maggio 1959 da Ciampino partono le prime Consorelle. Dopo diversi giorni di viaggio e le prime difficoltà dovute alla lingua, finalmente il giorno 20 giungono nella nuova casa, l’ex hotel Larranaga, posto in Alzola.
Trascorsi alcuni giorni fa ingresso per la prima volta nella cappellina della nuova casa anche Gesù Sacramentato, approfittando dell’imminente festa del Corpus Domini. La popolazione locale accoglie l’arrivo delle Suore e tutto ciò che accadrà in seguito, con molta gioia e molto calore, incentivando nelle Suore il desiderio di lavorare tra questa Messe.
Il primo impegno fu quello di aprire una scuola apostolica e un Postulato, pregando affinchè nuove vocazioni potessero bussare alla porta. E finalmente, dopo appena 5 mesi, il 30 ottobre 1959, partite dalla loro casa per accompagnare la prima apostolina, le suore tornano con tre ragazze aspiranti. Altre nei tempi avvenire se ne aggiungeranno.
Molti anni sono passati dal primo arrivo delle Suore e tante cose sono cambiate… Oggi le case spagnole delle FDZ sono così suddivise:
Casa di Burela (Lugo)
15
settembre 2001: apertura della casa.
1°
settembre 2007: passaggio alla sede
attuale.
Attività apostolica: centro diurno per minori, Casa di Accoglienza per minori, Centro Sociale per mamme
Casa di Barcelona
20 maggio 1959: arrivo
delle Suore ad Alzola.
7 luglio 1968: fondazione
attuale della sede
Attività
apostolica: Sezione
Primavera, assistenza ai poveri in collaborazione con la Caritas
Casa di Madrid
Il 3 settembre 1978 le
prime Suore arrivano nella città di Madrid, proprio mentre Papa Giovanni Paolo I
inaugurava il suo pontificato. Il giorno seguente ha inizio il lavoro con
l’apertura dell’attività scolastica e la presa visione della Parrocchia per le
altre che daranno inizio all’attività apostolica. Tutto procede con entusiasmo!
Anche il Vescovo presso cui si recano le Sorelle in visita, accoglie la nuova
comunità con gioia, incoraggiando le Suore nel loro lavoro apostolico e
pastorale. Il 29 dicembre 1981 vi è il
passaggio alla sede attuale. Oggi le Suore svolgono, nella casa di Madrid
diverse attività:
Impegni
pastorali: coordinamento dei docenti di religione del Vicariato;
partecipazione al Consiglio pastorale parrocchiale, arcipetrale e del
Vicariato; coordinamento e formazione dei catechisti in parrocchia; catechesi
ai bambini, agli adolescenti e ai giovani; animazione liturgica nella Messa dei
bambini; animazione vocazionale con il gruppo ERA; collaborazione con la Caritas
parrocchiale.
Centro diurno - Progetto “Betania”: appoggio scolastico a bambini e adolescenti; doposcuola ai ragazzi; sostegno e formazione alle famiglie; corsi di computer, inglese, pittura e teatro; uscite culturali e ricreative, visite alle scuole frequentate dai minori e appoggio alle loro famiglie; formazione dei volontari.
“PROGETTO BETANIA”
Il
Centro diurno “BETANIA” nasce nell’ottobre 1987, con l’obiettivo di rispondere
alla povertà e all'emarginazione dei bambini e degli adolescenti nei barrios,
del distretto di Ponte Vallecas, a sud di Madrid, dove è inserita la
Comunità delle Figlie del Divino Zelo. Qui le nostre Suore accolgono bambini
dai 6 ai 18 anni in orario extrascolastico e assicurano sostegno anche alle
loro famiglie. Il nome del
Progetto “BETANIA”, scaturisce dal carisma dell'Istituto, basato sulle parole di Gesù: “PREGATE IL
PADRONE DELLA MESSE PERCHE’ MANDI OPERAI NELLA SUA MESSE” (Mt. 9,37-38; Lc
10,2), che necessita la contemplazione-azione,
in un contesto di famiglia.
Il Progetto, infatti, nasce proprio partendo dal lavoro con le famiglie, spesso carenti ai vari livelli, e assiste i minori coprendone tutto il periodo scolastico, dalla scuola primaria alla secondaria, guardando anche alle molte storie di fallimento scolastico dei ragazzi nella zona e dintorni. Tutto ciò è possibile grazie alla preziosa collaborazione degli insegnanti volontari che ci affiancano, molti dei quali provengono dal lavoro di sensibilizzazione che si fa con gli insegnanti di religione, in coordinamento con la Pastorale Educativa del Vicariato e nelle parrocchie.
“Le Nostre Convinzioni”
La vita e gli scritti del nostro Fondatore, padre Annibale M. Di Francia illuminano e danno concretezza ai nostri interventi educativi, basati sull'amorevolezza e la prevenzione. In particolare:
La famiglia è una fonte primaria di cura, quindi, cerchiamo di aiutare sopratutto la famiglia ad adempiere le sue importanti funzioni.
Il bambino non nasce disadattato o delinquente, ma cresce seguendo gli stimoli che riceve dagli adulti intorno a lui e dall' ambiente.
Ogni bambino è recuperabile se ha intorno a sé un ambiente adatto alle sue esigenze e questo è ciò che il Centro vuole offrire.
La nosra proposta educativa parte dalla situazione familiare in cui vive il bambino, (casa, scuola, ambiente amichevole) ed è di natura preventiva.
Alcune proposte per conseguire gli obiettivi:
Per conseguire gli obiettivi il Progetto "Betania" si propone di aiutare e colmare i disagi dei minori lottando contro l'insuccesso scolastico, la mancanza di motivazione e la bassa autostima.
Come?
Creare relazioni interpersonali che aiutano e favoriscano ogni membro nella sua realizzazione.
Promuovere cambiamenti individuali e collettivi con terapie psicologiche e monitoraggio attraverso orientamenti.
Fornire strumenti per risolvere i loro problemi.
Incoraggiare e motivare per la propria realizzazione.
Sforzarsi per superare le barriere che impediscono il progresso nel processo socio – educativo e nel disagio scolastico.
Assicurarsi che i minori non siano soli e non passino molto tempo sulla strada, terreno fertile per i problemi più gravi.
Far sì che le famiglie trovino sostegno e accoglienza, favorendo un clima che dia loro fiducia.
Obiettivi specifici:
Guidare le famiglie verso il conseguimento di quegli obiettivi necessari per aiutarli a vivere una buona vita sociale e familiare.
Tutto questo come si realizza?
- Con la collaborazione dei centri scolastici frequentati dai bambini in coordinamento con i tutor, con la Caritas del Vicariato, con le organizzazioni e le istituzioni di appoggio alla “Famiglia e all’Infanzia”.
- Con la preziosa collaborazione dei volontari, a cui va tutta la nostra gratitudine e che mettendo a disposizione il loro tempo libero, ci permettono di svolgere questo compito, migliorando la qualità del Centro Betania, affidatoci da Dio Padre.
- Con le famiglie, con cui si tiene un sistema di monitoraggio personale e di gruppo, attraverso una "Scuola di Genitori" condotta da una psicopedagoga.
Attraverso:
* In mattinata, attraverso interviste con i tutor dei centri scolastici frequentati dai minori, con gli assistenti sociali e con il monitoraggio delle famiglie. Attraverso incontri con le Organizzazioni e le Istituzioni di appoggio alla "Famiglia e all’infanzia".
* Nelle ore pomeridiane e alla sera, con l’accoglienza dei minori nel Centro Betania, con il sostegno scolastico, il supporto psicologico, attraverso esperti, e con incontri individuali.
* Nei fine settimana, con gite culturali, con attività all’aria aperta, con l’andare al cinema e con la partecipazione alle celebrazioni religiose, con altri gruppi del quartiere.
SOS: aiutateci a sostenere il Progetto
La realizzazione del progetto Betania è affidata totalmente alla buona volontà delle FDZ e dei laici volontari. Attualmente sono venuti meno gli aiuti di natura economica che hanno sostenuto il Centro diurno che oggi è a rischio.
Approssimativamente il Centro diurno annualmente costa:
Materiale scolastico per bambino Euro 2.000
Alimenti Euro 2.000
Viveri alle famiglie Euro 5.000
Formazione dei volontari Euro 3.000
Manutenzione dell'ambiente Euro 8.000
TOTALE Euro 20.000 (ventimilla Euro)
Proposte a Sostegno del Progetto
Aiutateci a sostenerlo con il vostro contributo economico
e con la fattiva collaborazione dei volontari del posto.
Per chi desidera dare un aiuto, può farlo tramite le seguenti modalità:
Banco Posta:
Bonifico intestato a: Istituto Figlie del Divino Zelo – Opere Missionarie
Coordinate bancarie: Codice IBAN: IT49 E076 0103 2000 0004 5102 001
Codice BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX E 07601 03200 000045102001
Conto corrente postale:
ccp n.: 45102001
Intestato a: Istituto Figlie del Divino Zelo – Opere Missionarie
Causale: Progetto Betania